Oasi Isola Bianca: La Gestione

Il 27 maggio 1989 l'Isola Bianca, un'isola fluviale sul Po che ospita una garzaia con centinaia di nidi, è vittima di un tentativo di disboscamento totale ad opera di una ditta specializzata. L'intervento della Sezione Lipu di Ferrara ferma lo scempio in atto e, grazie anche all'aiuto di stampa e televisione (TG2, TG3 ed emittenti locali), stimola l'intervento della Magistratura. Nel 1990, con il Delegato della sezione come testimone principale, viene celebrato il processo che sancisce la condanna della ditta esecutrice. Nel 1991, l'Isola Bianca viene data in concessione alla Lipu che la trasforma in oasi. Inizia così l'avventura tutt'ora in corso.

L'isola purtroppo subisce gli eccessi d'ira del grande fiume, che modifica ad ogni piena le sue rive, ma subisce anche la scarsa educazione civica dell'uomo visto che le stesse piene che la ricoprono d'acqua e limo, elementi positivi, depositano ogni volta quintali di rifiuti non biodegradabili, costringendo i volontari della Lipu e occasionali collaboratori, a faticosi interventi di risanamento, dato che la raccolta e il trasporto delle tonnellate di plastica e vetro fino all'acqua, possono essere fatti solo ed esclusivamente a mano.
Per la manutenzione dei 3 chilometri di sentiero che si snodano tra la vegetazione sono necessari interventi costanti a cadenza settimanale, per i quali il decespugliatore si è dimostrato uno strumento indispensabile.