15/08/2012 - Svuotato lo stagno dopo il pericolo botulino

Il pericolo Botulino non esiste più nello stagno del Giardino delle Capinere. Dopo quattro giorni d’intenso lavoro da parte dei volontari della Lipu di Ferrara, il pericolo dettato dal batterio killer sembra essere ormai un ricordo.
L’allarme risale alla scorsa settimana, quando i volontari trovarono nello stagno alcuni volatili morti. Si  trattava di specie, cigni, anatre e gallinelle d’acqua, che stazionavano o venivano  ad alimentarsi nell’oasi verde di via Porta Catena.
Dall’autopsia degli animali il servizio veterinario dell’Ausl di Ferrara aveva rilevato la presenza di botulino. La segnalazione ha reso necessario lo svuotamento dello stagno. Le operazioni, partite immediatamente, si sono concluse oggi. Dopo i primi interventi, l’ultima vasca è stata svuotata “con carriola, badili e rastrelli”, utilizzati dai volontari per completare “la rimozione di quella parte di fango e sterpaglia – spiega il vicepresidente Lipu-BirdLife Italia Lorenzo Borghi – dello stagno del Giardino delle Capinere, che non era stato aspirato con la pompa dalla ditta specializzata che era intervenuta”.
Ora la Lipu può affermare in tutta tranquillità che “il pericolo botulino non esiste più”. Ora però si tratta di riportare lo stagno allo stato ottimale immettendo l’acqua, con la rimessa in funzione del pozzo artesiano, di cui si è bruciata la pompa immersa (questa la diagnosi del sopralluogo effettuato), per l’intenso utilizzo nei giorni in cui si cercava di fermare l’inquinamento dalla tossina, fatto indispensabile per riportarvi la vita.
“Questo lo faremo il più in fretta possibile –assicura Borghi – e cercando di capire se ci sono possibilità di risparmio, dopo di che, non vedendo altra soluzione, daremo il via all’intervento.
Ricordiamo che lo stagno del Giardino delle Capinere, viene frequentato anche dalla maggior parte degli uccelli acquatici del Parco Urbano (anatre, aironi, martin pescatori, ecc.) da quando hanno scoperto che è un luogo protetto e dove c’è sempre la possibilità di mangiare, basta osservare nelle prime ore del mattino e alla sera il movimento aereo che c’è intorno al Giardino delle Capinere”.